Emanuele Barison - Biografia
Pubblica nei primi anni ottanta la storia a fumetti dal titolo La storia di Nuvolari, nella rivista Autosprint. Subito dopo fonderà, insieme ad alcuni amici, la rivista Fantasy, pubblicazione nata dal coraggio di un piccolo editore locale e distribuita nelle edicole del Triveneto (ne usciranno solo tre numeri) che però va a collocarsi all’interno di quel fermento culturale pordenonese che, nel campo della musica rock, vedrà nascere il fenomeno del “Great Complotto”, in ambito cinematografico l’associazione culturale “Cinema Zero” e, nel campo del fumetto, la scuola “Il gorilla bianco”. Inserendosi pienamente in questo contesto, Barison milita per anni nel gruppo rock The Sinners, è tra i fondatori de “Il gorilla bianco” e approderà infine all’esperienza cinematografica. Alla fine degli anni ottanta crea per la rivista Il Messaggero dei Ragazzi il personaggio di Alex il Britanno, personaggio umoristico per bambini che colpirà l’attenzione dello sceneggiatore francese Françoise Corteggiani. Sarà proprio lui a proporgli nel 1989 di lavorare per la Walt Disney (Topolino) per la quale firmerà decine di storie. In seguito, per la Star Comics realizza graficamente il personaggio di Lazarus Ledd e disegna due episodi: Bagliore da una stella (1993) e Metallica (1994), su testi di Ade Capone. Nel 1995 Corteggiani gli propone di lavorare per il mercato internazionale. Questa esperienza inizia con la serie Yakuza per l’editore Soleil. Prosegue con la serie De Silence et de Sangre, sempre creata da Corteggiani, per le edizioni Glénant. In campo pubblicitario, nel 1999, crea per la Geox il personaggio mascotte Magic Geox, pubblicando tre albi a fumetti tradotti in tutto il mondo. Da qualche anno collabora con la storica rivista francese a fumetti Pif per la quale ha disegnato alcuni episodi di Dottor Justice. Ha inoltre realizzato, nel 2001, la sceneggiatura del film Oppalalay, con i Papu, e, nel 2004, ha scritto e diretto con Romeo Toffanetti il film Rockstalghia distribuito a cura della A.L.B.A. Produzioni di Roma. Per la Dargaud ha disegnato Le stigmate di Longinus e la serie gotica Orphea per la quale continua tuttora a lavorare. È proprio dopo aver visionato alcuni degli albi della produzione francese, che Mario Gomboli gli propone di entrare a far parte dello staff di Diabolik. Così, dal 1999 collabora con la casa editrice Astorina e in seguito diventa il disegnatore ufficiale de Il grande Diabolik a partire dallo speciale 2002 Matrimonio in nero. Nel 2011 inizia la collaborazione con la casa editrice Sergio Bonelli, per la quale Barison disegna le storie di Zagor. Nel 2014 inizia anche a disegnare Tex.