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Oscurità e Luce, Bilancio Generale della 15° Mostra Nazionale del Fumetto


16° MOSTRA NAZIONALE DEL FUMETTO TIFERNO COMICS 2018

15 Settembre > 4 Novembre 2018 - Palazzo Bufalini – Il Quadrilatero – Città di Castello (PG)

L’edizione 2018 della Mostra Nazionale del Fumetto di Città di Castello avrà l’onore e l’enorme privilegio di festeggiare i 50 anni di attività del Maestro Giorgio Cavazzano, il più grande disegnatore vivente di personaggi Disney. Durante la sua lunga e importante carriera il Maestro, genio indiscusso del disegno, oltre a dedicarsi in modo particolare al mondo Disney e ai suoi personaggi, ha dato vita tra gli altri a personaggi quali Capitan Rogers, Silas Finn, Altai e Jonson e alle numerose storie che li hanno visti protagonisti. Il titolo della XVI Mostra Nazionale del Fumetto di Città di Castello sarà quindi “Cavazzano 50. Disegni, colori e sogni” e darà la possibilità di mostrare in esclusiva circa 200 tavole originali che ripercorreranno gli anni della lunga carriera dell’autore, indiscusso personaggio del mondo del fumetto.

Dott. Gianfranco Bellini Presidente Associazione Amici del Fumetto

 

 

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CITTA' DI CASTELLO DAL 15 SETTEMBRE AL 4 NOVEMBRE 2018 DIVENTA CITTA' DI CAVAZZANO


 

LETTERA DA VINCENZO MOLLICA PAPERIKA A GIORGIO CAVAZZANO

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LA BIOGRAFIA DI GIORGIO CAVAZZANO

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Lungo le strade di Paperopoli, tra le vie di Topolinia e perfino sulla vetta innevata del Tor Korgat. Dentro lo schermo, magico, di un cinema, nella caotica San Francisco degli anni Settanta, tra i boschi sconfinati delle Montagne Rocciose o nella Venezia colorata del Carnevale. Ovunque. Fino a navigare lungo i Mari del Sud in compagnia di Topo Maltese. Giorgio Cavazzano, in più di cinquant’anni di disegni, ha accompagnato per mano i lettori di tutto il mondo in qualunque posto volessero andare.

Non sono bastati cinquecento originali, tra tavole, disegni e quadri, per condensare in una mostra, la più completa e ricca mai realizzata su Cavazzano, l’infinita arte del maestro veneziano. Una mostra che parte da lontano, da un piccolo disegno disneyano del 1964 in cui si intravede già il gigante del futuro, e arriva all’oggi che riconsegna un artista dall’inventiva vivissima.

Cavazzano 50, disegni, colori e sogni si apre sull’ultimo, in ordine di tempo, capolavoro: Topo Maltese, una ballata del topo salato, omaggio alla Ballata del mare salato di Hugo Pratt. Per un curioso incrocio di destini, la prima apparizione di Corto Maltese avvenne proprio 50 anni fa, nel 1967, stesso anno della pubblicazione della prima storia disegnata da Cavazzano, Paperino e il singhiozzo a martello.

Il Quadrilatero di palazzo Bufalini svela capolavori di mezzo secolo di Nona Arte. Qui si ha la possibilità di entrare nello studio del fumettista e di scoprirne il lavoro giornaliero, i bozzetti delle storie, la matita preparatoria delle tavole, la china definitiva. Uno sguardo alle copertine, costruite con guizzo inventivo e lampi di genialità, e si svela quanto, in termine di libertà artistica, possano dare “Paperi e Topi” che da più di 90 anni vivono carta e celluloide. Nella sala degli Specchi si scopre poi come Topolino, Minni, Pippo e Paperino siano (anche) degli attori fenomenali, capaci di calzare ogni ruolo che venga loro assegnato.

Certo il regista deve essere un fuoriclasse, e Cavazzano lo è: Casablanca, La Strada, La vera storia di Novecento, Il papero senza passato, l’inedita Star Wars e l’adorabile sfortunato Paperozzi, sono “parodie” da Premio Oscar. Grazie a Vincenzo Paperica si incontrano star del cinema e della musica, si viaggia da Los Angeles a Sanremo, si canta con Mina, Vasco Rossi e Jovanotti. E poi basta girare l’angolo per fare scoperte inaspettate.

In questi primi 50 anni, l’arte di Cavazzano si è messa a disposizione di molti editori e personaggi: dal cult Altai & Jonson a Capitan Rogers, dall’Uomo Ragno a Diabolik, da Lupo Alberto a Ken Parker.

Nel Quadrilatero può così capitare di incrociare un inedito Punitore o di trovarsi faccia a faccia con Dylan Dog e il suo strampalato assistente Groucho. Fino a riscoprirsi a Venezia, tra coriandoli e stelle filanti, immersi nei colori festosi del Carnevale. Un mondo fantastico creato dal talento senza confini di Cavazzano, un mondo che Giorgio ci permette di conoscere, viaggiare e, perché no, sognare.

Francesco Verni Curatore della mostra

IL FUMETTISMO

 

Considero Giorgio Cavazzano un grande pittore, di quelli che ancora la storia dell’arte ufficiale non contempla, ma contemplerà presto quando si accorgerà che per più di un secolo hanno operato artisti che hanno realizzato opere fatte di parole e immagini, amorevolmente catalogate sotto la parola fumetto da grandi e piccini di tutto il mondo.

Cavazzano in questa storia dell’arte che verrà avrà sicuramente un capitolo importante per il suo talento puro, la sua versatilità, il suo segno capace di creare emozioni.

Tutto quello che immagina lo trasforma in disegno, con un sapiente uso della luce, del colore e una forza evocativa rara. La pittura, del resto, che cosa è se non questo riuscire a trasformare in arte tutto quello che vediamo o immaginiamo con gli occhi della mente e del cuore.
Se ci pensiamo bene sono molti i quadri del novecento che possiamo considerare fumettistici e molte le tavole dei fumetti che possiamo considerare pittoriche. I tromboni della cultura hanno messo un inutile confine tra pittura e fumetto, fastidioso e anacronistico. Perché il fumetto altro non è che una delle tante possibili evoluzioni della pittura.

Tutto questo vive nell’arte di Cavazzano con grande naturalezza e libertà, dono che appartiene solo ai veri artisti. Non è un caso che la Disney abbia concesso a Cavazzano, unico artista al mondo dopo Carl Barks, la possibilità di utilizzare i personaggi disneyani per creare delle composizioni pittoriche.

Provate a guardare le opere di questo meraviglioso artista con lo sguardo della pittura, provate ad immaginare le sue vignette come se fossero dei quadri ridotti, che aspettano solo di essere ingranditi per entrare in un museo degno di loro. Mi piacerebbe che un giorno e sono sicuro che accadrà, si facesse una grande mostra scegliendo i disegni più belli che il maestro Cavazzano ha seminato in centinaia di storie, grazie alla sua lunga e straordinaria carriera. Il risultato sarebbe straordinario, un vero regalo simile ad un’esplosione di emozioni.

E magari un critico d’arte, svegliandosi dal suo insaziabile torpore, scoprirebbe che, nel secolo che ci ha lasciato e in quello che ci ha preso oltre al futurismo, al cubismo, all’astrattismo, al dadaismo è esistito anche il fumettismo, avanguardia storica ancora in piena attività, di cui Giorgio Cavazzano è uno degli artisti più appassionanti e luminosi.

Vincenzo Mollica