Il Quadrilatero di palazzo Bufalini svela capolavori di mezzo secolo di Nona Arte. Qui si ha la possibilità di entrare nello studio del fumettista e di scoprirne il lavoro giornaliero, i bozzetti delle storie, la matita preparatoria delle tavole, la china definitiva. Uno sguardo alle copertine, costruite con guizzo inventivo e lampi di genialità, e si svela quanto, in termine di libertà artistica, possano dare “Paperi e Topi” che da più di 90 anni vivono carta e celluloide. Nella sala degli Specchi si scopre poi come Topolino, Minni, Pippo e Paperino siano (anche) degli attori fenomenali, capaci di calzare ogni ruolo che venga loro assegnato. Certo il regista deve essere un fuoriclasse, e Cavazzano lo è: Casablanca, La Strada, La vera storia di Novecento, Il papero senza passato, l’inedita Star Wars e l’adorabile sfortunato Paperozzi, sono “parodie” da Premio Oscar. Grazie a Vincenzo Paperica si incontrano star del cinema e della musica, si viaggia da Los Angeles a Sanremo, si canta con Mina, Vasco Rossi e Jovanotti. E poi basta girare l’angolo per fare scoperte inaspettate. In questi primi 50 anni, l’arte di Cavazzano si è messa a disposizione di molti editori e personaggi: dal cult Altai & Jonson a Capitan Rogers, dall’Uomo Ragno a Diabolik, da Lupo Alberto a Ken Parker. Nel Quadrilatero può così capitare di incrociare un inedito Punitore o di trovarsi faccia a faccia con Dylan Dog e il suo strampalato assistente Groucho. Fino a riscoprirsi a Venezia, tra coriandoli e stelle filanti, immersi nei colori festosi del Carnevale. Un mondo fantastico creato dal talento senza confini di Cavazzano, un mondo che Giorgio ci permette di conoscere, viaggiare e, perché no, sognare. Francesco Verni Curatore della mostra